120 commenti su “Un’alba (2011)

  1. “raschiando il fondo del barile”… sul fondo ci sono cose inaspettate, spesso lasciate lì ma in realtà con proprietà importanti… sul fondo ci sono le cose più spesse, quelle che restano, quelle forse “pesanti” e che per questo vanno giù, quelle che si nascondono sperando di scomparire… e poi invece no!… per fortuna hai raschiato perché l’idea di poter non leggere cose così, a me personalmente darebbe molto dispiacere 🙂
    Sembra di guardare un cortometraggio… è così nitido, preciso… sempre bravo… ma infondo avevi dubbi?…io nemmeno uno! 😉

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    • Eh grazie, c’è ancora qualcosina vecchia al confine fra il pubblicabile e l’impubblicabile ma spero di non dovervi ricorrere, l’ho fatto solo per non lasciare troppo spazio vuoto…

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              • … Cioè delle meraviglie!!… In cinque anni non so… Ti leggo da neanche uno… Dipende anche in cosa vuoi progredire ( sapessi io scrivere come te!!) 🙂

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                • Sempre la solita esagerata… Cinque perché leggo questo e rispetto a cose recenti mi sembra non cambi poi chissacché. In realtà dovrei leggere e vivere di più, quello che scrivo mi sembra sempre così finto, superficiale, pressapochista e via dicendo… Tu invece osservi, mediti, capisci il davanti il dietro e il dentro… E’ tanta roba, ma tanta davvero.

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                • Io invece ci leggo un sacco di spunti in ciò che scrivi, non sono solo racconti… Riesci a metterci dentro un sacco di mondo, che credo sia un po’ tuo… Si sentono emozioni e sensazioni particolari… ( …sei tu che dici che son capace a leggere in mezzo alle cose, non io… Quindi non contraddirmi altrimenti ti rimangi quello che hai scritto 😛 )

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                • Allora non lo fai vedere… Perché non è proprio quello sembra
                  ( non è vero che rigiro le parole… Uso le tue… Sei così bravo!.. Ammettilo… Dai, AMMETTILO!!!!) 😀

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                • Ho l’impressione che sembri che io sia modesto o falso modesto o qualcosa del genere. Non sono abbastanza umile, certo, altrimenti non avrei aperto un blog (due volte!). Diciamo che nell’immensità del web è qualcosa che ci può stare, ecco, ma sono solo storielle sgangherate. Mi seguirei? Non lo so.

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                • Sai, credo che alla fine nessuno seguirebbe il proprio blog… O leggerebbe il proprio romanzo ( come lettore intendo) perché ognuno di noi ha delle proprie cose una visione da “dietro le quinte” ne conosce i trucchi, i segreti, come sono uscite e come sono state costruite… Quindi sarebbe diverso
                  Forse anche per questo non si riesce ad ammettere di essere capaci o comunque i complimenti ci sembrano sempre troppo grandi…
                  ( ovviamente, tutti tranne una persona estremamente egocentrica e convinta di sè)
                  Quindi, alla fine, siamo fatti tutti dello stesso impasto 😉

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                • ( allarga le braccia, mette su la migliore faccia arcobaleno) si avvicina
                  Mmmmmmmmmm….
                  ( grazie )
                  Buonanotte e tuttoilbenechec’è 😉

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  2. Atreiu che combatte con il nulla. Mi sono immersa in quel mondo di grigiore e solitudine ma al suo posto non so se mi sarei fermata o avrei proseguito fin dove non si tocca.
    Tu sei bravo, ma tanto sai?

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  3. Vedo la spiaggia, la sabbia, il mare, la corsa, e sento la fatica, il respiro… ma soprattutto riesco a sentire forte la paura di ritrovarsi soli sotto all’immensità del cielo. Hai ragione Ivano, l’uomo lo teme…
    Bellissimo, le tue parole sono vive

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  4. Bello. Apocalittico e molto riflessivo.
    Un’immagine mi è piaciuta molto: quella del sole… “morente fin dalla nascita”.
    Stupenda.

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  5. Alla fine sono momenti. Felici, di sconforto…ma pur sempre momenti. Dentro di noi ci sono piccoli drammi quotidiani e grandi drammi, per fortuna più raramente.
    Il suicidio o l’abbandono sono assolutamente da codardi anche se il coraggio che occorre per compiere quel gesto è enorme, poi è tutto finito. Tutto. Mentre per continuare a vivere serve una forza e una fatica costante, che però, se ci si applica bene, regala molto di più che uno zuccherino… e anche se i momenti tristi o i mesi tristi, o gli anni tristi, ci sono… Non dobbiamo mai arrenderci. Dobbiamo essere dei guerrieri che impugnano le loro spade, pronti a combattere, cadere e rialzarsi per qualche obiettivo, per amore, anche solo per dignità e per onorare la possibilità che ci è stata offerta di arrivare fin qui.

    Sai… è servito anche a me. Quindi grazie.
    Ogni tanto è bene ricordare il valore della vita e delle persone che ci stanno accanto ogni giorno dimostrandoci il loro affetto sincero.

    Ciao.

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    • Sono d’accordo con te su tutto. In teoria. Non sei qui da molto e quindi ti sei risparmiata le mie lagne che, visto che mi sembrano esaurienti, non intendo ampliare in futuro; cerco di essere sintetico: sono una brutta persona, sono vuoto, non ho obiettivi, sogni, desideri o come vuoi chiamarli, non so cosa ci faccio al mondo.
      Almeno questo scarto è servito a qualcosa, mi fa piacere.
      Ogni bene

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  6. Ahaha…sai che…non mi sembravi affatto un tipo lagnoso??? Sono certa che si farà una risata ma…allora… andresti proprio d’accordo con Alessandra!😊😊😊😊😊
    Non preoccuparti, ti sopporterò. Sono già allenata!
    Io non amo lagnarmi, mi sfogo attraverso l’arte, e non son tutte rose e fiori, non son tutti capolavori ma… meglio scrivere, suonare, dipingere, correre che lagnarsi.
    Con fresco affetto.
    Nadia

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  7. ivanottoooooof! mi sei mancato tanto tantoooo!!!!! sto veramente impicciata stoperiodo… mi sono iscritta a un corso di correzione bozze che probabile non mi servirà a nulla, ma mi piaceva tanto e per una volta ho ceduto alla tentazione di fare na cosa solo mia per me (ho rafforzato)…
    lavoro incasinato. pomeriggio parco fino a tardi… la sera quando piccola tsunami decide di dormire io non je la fo e crollo… non riesco a leggervi o a scrivere.,… non mi dimenticare perooo!

    bello sto brano iv, come al solito.,.. molto molto… pareva di essere li con lui, anzi di essere lui in lotta contro il nulla dentro e fuori se stesso… la fine mi ha colpito… molto molto… milioni di stelle non valgono quanto una vita sola….
    bravo tesò!

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    • Come vedi vengo incontro alle tue esigenze scrivendo pochissimo! 🙂 Anzi mi riduco a tirare fuori dal buio cose vecchie come questa…
      Magari potresti aiutare l’Avvo chissà 😉 ma fai bene comunque, mi par di capire che hai tanto bisogno di uno spazio in cui ci sei solo tu, e se non te lo prendessi potresti poi rimpiangerlo…
      Buonanotte o buongiorno? Sei già crollata? 😀 Boh fai tu, ci aggiungo un ogni bene, che funziona a tutte l’ore! 🙂

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      • eheheh!!!! si menomale che avevo perso solo un racconto! hai fatto bene a ripescarela questa che è molto bella, palpitante, agitante…!
        si guarda quando io piccoletti son piccoli assorbono tutto l’energia… ora che ha tre anni e mezzo e va a scuola, ho deciso per questo corso… mi è sempre piaciuto… titubavo, visto che chi mi fa correggere le bozze… ma è molto interessante! ed ho conosciuto altre persone interessanti che vengono li a le<ione! ne pancano solo quattro, tra l’altro… è che dobbiam fare anche un sacco di compiti a casa!
        ieri in giro per roma by night fino alle due e stamattina c’ho un sonno!
        tu che combini??
        buongiorno e ogni bene funziona sempre!

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  8. Non so se fosse questo o un altro post simile che avevo letto nel vecchio blog (oddio, il termine vecchio proprio non mi piace, la scrittura non invecchia mai soprattutto quando è di tale qualità… 😉 ) Possibile che tu ne abbia scritto uno sulla scelta vita/morte, ma in quel caso vinceva la seconda? Ah, l’età…
    Comunque sia, mi sono persa, in senso positivo, nel dramma di quest’uomo e nelle sue/tue riflessioni sull’esistenza, e sul nostro essere apocalitticamente spaventati dallo spazio infinito che ci circonda.
    Non so se tu abbia letto Lo Straniero di Camus… Il protagnista uccide un uomo su una spiaggia e durante il processo adduce come motivazione la luce abbagliante ed eccessiva del sole. Guarda un po’…
    Bravo Ivano, bravo!!
    Abbracci & baci
    Primula

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    • Forse ne ho parlato troppo, in un racconto sul “salto” (anche nel vecchio blog), e poi in uno dove il protagonista si fa convincere dal “Vuoto” (forse ti riferisci a quello), ma questo era inedito, l’ho ripescato dagli scarti mentre cerco di finirne un altro (NON sullo stesso argomento eh 🙂 )…
      OK, devo aggiungere anche Lo Straniero alla lista… (prima o poi mi arriverà in libreria pure il tuo… che lo spediscano a dorso di tartaruga? 🙂 )
      Grazie grazie, mi imbarazzi…
      Un abbraccione!
      Ogni bene!! 🙂

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  9. ciao Ivano,

    eccellente e dettagliata descrizione di un tormento interiore, sinceramente non sono in grado di dire se il disagio che molti provano nell’osservare il cielo in solitudine, soprattutto di notte, sia consapevolezza della propria pochezza o più semplicemente una inconscia agorafobia.

    L’idea del suicidio prima o poi coglie tutti, che si sia di fronte al mare, su un altissimo burrone o all’ultimo piano di un grattacielo… il pensiero di buttarsi sfiora chiunque, anche solo per un nano secondo.

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    • Ciao, che bella sorpresa!
      Grazie davvero. (in realtà l’ho recuperato negli scarti…)
      Neanche io lo so, anche se, nella mia ignoranza, ho l’impressione che il ruolo dell’inconscio sia sopravvalutato. Credo anch’io che il suicidio sia una possibilità che tutti si trovano prima o poi a valutare… è una via di fuga tentatrice…
      Saluti e ogni bene

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  10. Pingback: SABATOBLOGGER 50. I blog che seguo | intempestivoviandante's Blog

  11. Ecco perché non assisto mai a un’alba! Mi hai fatto rievocare un momento giovanile (ma giovanile forte) su un molo alle 3 di notte. Quell’acqua lì parlava… però più che attirarmi mi era apparsa repellente. Chissà chi c’era dentro a sussurrare.

    I mood sono così, ogni tanto tornano.
    (Questa appena scritta è una sonora sciocchezza, mai una volta che abbia provato qualcosa di uguale a qualcosa d’altro 🤔).

    Bentornato! 😄

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