Un simile affronto non si poteva ignorare, quindi si formò un comitato paesano che decise di inviare una mail di protesta all’indirizzo del quotidiano responsabile di un così vergognoso comportamento. Di seguito il testo:
Esimio direttore, mi trovo costretta a disturbare il suo lavoro a causa della carenza professionale di un suo collaboratore. Premetto che, non dubitando in alcun modo della caratura della sua persona e anzi stimandola uno dei più alti esempi di giornalismo nel nostro Paese, mi rendo conto che in nessun modo può controllare ogni rigo trascritto nelle pagine del suo quotidiano, pertanto la mia ammirazione nei suoi confronti rimane intatta.
Procedo nell’esposizione: sul giornale dell’altroieri, a pagina 32 compare un articolo intitolato “Dramma della gelosia nella bassa”, a firma di tale Ettore Peschieri; ora, già questo cognome non certo tipico della nostra zona poteva far intuire il problema che poi effettivamente sarebbe sorto, ma per ovviarvi sarebbe bastata un minimo di professionalità. Quando ho letto “nella frazione di Adaìs nel comune di Badenetto” le confesso che sono rimasta sconcertata e invano ho sperato di trovare una rettifica il giorno seguente; questo è ciò che succede a inviare dei forestieri che non hanno la più pallida idea di dove si trovano, che senza cautela alcuna calunniano luoghi di cui forse non avevano nemmeno sentito parlare prima! Mi perdoni lo sfogo ma non può immaginare la dimensione del dolore provocato da una tale gratuita falsità.
Pertanto informo lei e i suoi sottoposti che Adaìs è una frazione non del comune di Badenetto, ma di quello di Badéno, e questo non certo da oggi ma da ormai ben cinque anni. Non so che razza di giornalista sia quello che non osserva nemmeno i cartelli stradali e non so da quali fonti questo tale abbia attinto per la sua ricostruzione; quello che so è che lei non dovrebbe permettere che costui continui a infangare la reputazione del suo giornale. Quale cittadina sensibile al bene della collettività, nonchè discendente di un nobile casato la cui gloriosa storia è costellata di gesta eroiche e magnanime, sento come un mio dovere la difesa del buon nome del mio comune, comune che può meritoriamente fregiarsi del vanto di non aver mai ospitato alcun fatto di sangue e, mi sento in coscienza di aggiungere, mai lo ospiterà in futuro. In merito a questo increscioso episodio le mie (e non solo mie) richieste sono dunque:
- una rettifica ufficiale in prima pagina, comprendente le scuse del suddetto Peschieri;
- l’allontanamento definitivo del Peschieri o in alternativa un risarcimento per danni al buon nome di Badenetto, pari a 50000,00 euro, che verranno utilizzati per ristrutturare la nostra scuola elementare.
Sicura che lei non si sottrarrà alle sue responsabilità le porgo i più cordiali saluti a nome mio e di tutto il Comitato per la difesa dell’onore di Badenetto
Karen Schilder
e Paolo Fola, Rosa Fola, Adele Freste, Annarosa Lenti, Cecilia Maestroni, Oreste Pannesi, Piero Pannesi, Daniele Querini, Thomas Schilder, Virginia Strotta
Sono troppo ignorante anche solo per accettare o rifiutare le premesse alla tua domanda, figurarsi rispondere... Dico solo che mi…